Turni estivi e benessere del personale: strategie per evitare il burnout stagionale

Gestione dei carichi di lavoro, supporto psicologico e ruolo attivo dell'infermiere nella promozione del benessere in azienda durante i mesi estivi

RN, MP, MSc Aurora Kokici
21 giugno 2025

blog-feature-image

Con l’arrivo dell’estate, molte aziende e contesti sanitari si trovano ad affrontare una problematica ben nota: la gestione dei turni e del benessere psicofisico del personale in condizioni di carenza di organico e aumento delle richieste assistenziali. L’estate non rappresenta solo un cambiamento climatico, ma anche un periodo critico per l’organizzazione del lavoro, dove le risorse umane sono spesso messe a dura prova. Il rischio di burnout tra gli operatori sanitari e i lavoratori di vari settori cresce sensibilmente, e diventa essenziale adottare strategie concrete per prevenirlo.

La sfida dei turni estivi

Nei mesi estivi, la combinazione tra ferie programmate, aumento dell’assenteismo e sovraccarico di lavoro porta inevitabilmente a una distribuzione meno equilibrata dei turni. Le conseguenze sono ben note: stanchezza cronica, stress, calo della motivazione e riduzione della qualità dell’assistenza o del servizio offerto. Negli ambienti sanitari, in particolare, la pressione assistenziale non diminuisce, e spesso è aggravata da condizioni ambientali sfavorevoli (caldo, affollamento, ritmi incalzanti).

Secondo i dati INAIL e i rapporti annuali dell’ISS, i mesi estivi registrano un incremento di eventi sentinella legati allo stress lavoro-correlato e alle malattie professionali di natura psicosociale. Questo fenomeno riguarda non solo il personale sanitario ma anche lavoratori del settore industriale, logistica, turismo e servizi.

Impatto sulla salute mentale e fisica

Il burnout estivo ha caratteristiche specifiche. Oltre ai classici sintomi di esaurimento emotivo, depersonalizzazione e calo dell’efficacia lavorativa, si aggiungono sintomi fisici spesso sottovalutati: insonnia, disidratazione, mal di testa, irritabilità, disturbi gastrointestinali. Il clima caldo può esacerbare questi sintomi, rendendo più difficile la concentrazione e aumentando il rischio di errori.

La salute mentale viene messa a dura prova anche dalla sensazione di “rinuncia al tempo personale”: lavorare mentre gli altri sono in ferie può generare un senso di frustrazione, isolamento e demotivazione, specie nei turnisti notturni e nei fine settimana.

Buone pratiche organizzative e supporto psicologico

Per mitigare l’impatto dei turni estivi, le aziende e i responsabili delle risorse umane possono mettere in atto alcune strategie organizzative:

  1. Pianificazione anticipata dei turni: coinvolgere i lavoratori nella programmazione, distribuendo equamente ferie e carichi di lavoro, è fondamentale per evitare sovraccarichi imprevisti.
  2. Rotazione intelligente: alternare turni pesanti e leggeri, o turni diurni e notturni, permette un miglior recupero psicofisico.
  3. Monitoraggio dei segnali di stress: attivare strumenti di rilevazione precoce del malessere psicologico (questionari, colloqui individuali, osservazione diretta) aiuta a intervenire tempestivamente.
  4. Accesso a supporto psicologico: garantire uno sportello di ascolto o consulenza psicologica, anche temporanea, può essere decisivo. Alcune aziende virtuose attivano gruppi di debriefing o momenti di confronto tra pari.
  5. Incentivi e riconoscimenti: un clima aziendale positivo passa anche da piccole azioni simboliche, come premi, benefit estivi, o semplicemente il riconoscimento pubblico dello sforzo svolto.

Il ruolo dell’infermiere nella promozione del benessere

L’infermiere di sanità occupazionale ricopre un ruolo strategico nella gestione del benessere nei contesti lavorativi. Oltre alla sorveglianza sanitaria, può essere promotore di iniziative di salute e benessere, fungendo da mediatore tra lavoratori, dirigenza e figure della sicurezza.

Tra le azioni possibili:

  • Educazione sanitaria mirata: promuovere buone pratiche di idratazione, alimentazione, gestione del sonno e attività fisica.
  • Counseling individuale: offrire ascolto attivo e orientamento in situazioni di disagio lavorativo.
  • Formazione su tecniche di coping e gestione dello stress: laboratori brevi, workshop o webinar possono essere molto efficaci.
  • Creazione di spazi di benessere: promuovere pause attive, aree relax, piccoli momenti di socializzazione anche durante l’orario di lavoro.

Il valore aggiunto dell’infermiere è la capacità di leggere i segnali deboli di disagio e proporre soluzioni praticabili e sostenibili, senza stravolgere l’organizzazione.

Conclusioni e raccomandazioni operative

Il periodo estivo rappresenta una sfida organizzativa e umana che non può essere ignorata. Prevenire il burnout stagionale è possibile solo con un approccio multidisciplinare che coinvolga management, personale sanitario, rappresentanze sindacali e lavoratori stessi.

Ecco alcune raccomandazioni operative sintetiche:

  • Pianificare i turni estivi con almeno 1-2 mesi di anticipo.
  • Favorire la comunicazione trasparente e la partecipazione del personale nella gestione dei carichi.
  • Offrire momenti di ascolto, anche informali, per raccogliere segnalazioni di disagio.
  • Incentivare pause regolari e micro-riposi durante i turni più intensi.
  • Promuovere una cultura del benessere che includa anche la salute mentale.

In questo scenario, l’infermiere di sanità occupazionale si conferma una figura centrale nella costruzione di ambienti di lavoro sani, resilienti e capaci di affrontare anche le sfide stagionali con consapevolezza e responsabilità.

AIOHN, l’Associazione Italiana degli Infermieri di Sanità Occupazionale, continua a promuovere con forza la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Attraverso l’impegno nella formazione, nella ricerca e nella valorizzazione delle competenze infermieristiche, l’associazione rappresenta un punto di riferimento per la costruzione di ambienti di lavoro salubri e inclusivi, in ogni stagione dell’anno.


Bibliografia essenziale:

  • INAIL, “Stress lavoro correlato e burnout: linee guida”, 2022
  • Ministero della Salute, “Linee guida per la promozione della salute nei luoghi di lavoro”, 2021
  • Istituto Superiore di Sanità, “Rapporto annuale sulla salute mentale nei luoghi di lavoro”, 2023
  • AIOHN, “Il ruolo dell’infermiere del lavoro: standard, competenze, prospettive”, 2023
  • OMS, “Workplace mental health: policy brief”, 2022

Ondate di calore, dal 23 giugno è attivo il numero di pubblica utilità 1500 - INAIL, www.inail.it